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Fernando Santi

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Luciani a Bologna per formazione professionale 

Bologna - Intensa giornata di incontri, ieri a Bologna, per Luciano Luciani, presidente dell’Istituto Italiano e dell’Istituto Regionale Siciliano “Fernando Santi”.L’ex assessore e già vice sindaco di Cefalù, nella giornata di lunedì, nelle sedi della ASL (Azienda Sanitaria Locale) n. 1 di Bologna, presso le sedi di alcune Cooperative Sociali e nei locali della Lega delle Cooperative, ha incontrato i responsabili dei vari organismi e si è inoltre intrattenuto con il funzionario responsabile del Servizio Politiche Europee e Relazioni Internazionali della Regione Emilia Romagna, dr. Marco Capodaglio.Luciani ha avviato le procedure per la formazione professionale, per la mobilità occupazionale e per la solidarietà internazionale nel comparto socio-sanitario-assistenziale. Iniziative queste da concretizzare a seguito delle intese raggiunte lo scorso mese di novembre con esponenti delle Istituzioni e delle strutture ospedaliere dei Paesi dell’America Latina.I “protocolli d’intesa” sottoscritti dal presidente del “Santi” prevedono infatti la realizzazione di progetti di formazione professionale per operatori socio-sanitari-assistenziali con lezioni teoriche e pratiche da tenersi prevalentemente in Argentina o in Brasile, con una quota di ore d'insegnamento da tenersi in Italia.Ad essere interessati a queste attività formative saranno gli ospedali italiani di La Plata, Cordoba e di Rosario, in Argentina, e l’ospedale di Laguna, la cittadina brasiliana dove è nata Anita Garibaldi.Luciano Luciani si è recato a Bologna per concretizzare i programmi relativi alla formazione delle nuove figure professionali che saranno chiamate ad operare sia nel comparto sanitario che in quello assistenziale.Il personale qualificato sarà prevalentemente destinato ad essere utilizzato in Italia, che necessita di migliaia di queste nuove figure professionali, anche se in parte verrà utilizzato in loco, e cioè nelle strutture geriatriche, per l’assistenza domiciliare agli anziani e per assistere le categorie disagiate.E’ anche prevista un’attività di supporto formativa che sarà rivolta ad infermieri professionali di cittadinanza italiana qualificati presso l’ospedale italiano di Rosario, finalizzata a favorire il rientro occupazionale degli infermieri professionali in Emilia Romagna, grazie alle provvidenze di legge recentemente disposte dal Consiglio regionale emiliano-romagnolo.

(Cefalunews) Firmato Enzo Cesare 

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