Istituto Italiano

Fernando Santi

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"LO SPORT E GLI ITALIANI ALL’ESTERO" AL CENTRO DI DUE INCONTRI PROMOSSI DALL’ISTITUTO SICILIANO FERNANDO SANTI CEFALÙ

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Si terrà a Cefalù "Lo sport e gli italiani all’estero" convegno organizzato dall’Istituto regionale siciliano, Fernando Santi, il 4 febbraio prossimo che avrà come appendice altri due appuntamenti, uno a Ravenna dedicato al rapporto tra gli immigrati e lo sport, l’ultimo a Bologna che con una tavola rotonda su “Lo sport – gli italiani all’estero e gli immigrati in Italia” cercherà di fare una sintesi di quanto emerso nelle giornate di lavoro precedenti. Lunghi i lavori preparatori degli incontri che, precisa oggi il Presidente del Santi, Luciano Luciani, mirano da un lato ad evidenziare quanto lo sport possa veicolare vecchi e nuovi legami tra le comunità italiane sparse per il mondo, e, dall’altro, a insistere presso il Ministero degli esteri affinché riprenda i finanziamenti dei progetti sportivi arenatisi nell’orami lontano 1997. Di questo Luciani ha scritto anche al Presidente del Coni, Gianni Petrucci, sottolineando prima l’impegno dell’istituto che rappresenta "per rinsaldare gli strumenti necessari a promuovere lo sport per gli italiani nel mondo" e poi per "sollecitare la Convenzione CONI-MAE che non si rinnova dal 1997". Già nel 2000, ricorda Luciani, a termine di un convegno promosso sempre dal Santi a Palermo si costituì una Commissione Mista, coordinata dallo stesso Luciani in rappresentanza delle Associazioni Nazionali degli italiani all’estero, e da Giuseppe Gentile, per il CONI Nazionale che doveva lavorare per il rinnovo della Convezione MAE-CONI. "Dichiarazioni di buona volontà – scrive Luciani a Petrucci – che non ebbero però un concreto esito" visto che "la promozione sportiva degli italiani all’estero si è sostanzialmente arenata, ad eccezione di quella realizzata da alcuni "eroici" dirigenti del CONI all’estero, che operano con carenza di mezzi e di strutture e senza poter coinvolgere le Associazioni Nazionali degli Italiani all’estero, quali soggetti compartecipi e attori della promozione sportiva italiana nel mondo". Queste saranno le problematiche in discussione a Cefalù prima e a Bologna poi cui si aggiungerà una giornata dedicata all’immigrazione, il 6 febbraio a Ravenna. In particolare, l’incontro siciliano del 4 febbraio verrà aperto dal Presidente del Consiglio Comunale di Cefalù, Domenico Francesco Dolce, cui seguiranno gli interventi di Francesco Scoma, Assessore Regionale del Lavoro, Previdenza Sociale, Formazione Professionale, Emigrazione, Immigrazione, Luciano Luciani, Presidente del Santi e membro della Consulta Regionale dell’Emigrazione, Massimo Costa, Presidente Regionale del CONI Sicilia, Vincenzo Allegra, Presidente UISP Madonie, Mario Scola, Assessore allo Sport Comune Polizzi Generosa, Rocco Di Lorenzo, Presidente A.R.I.S., Rosario La Punzina, Capogruppo “Uniti per Cefalù”, Anna Rosa Corsello, Dirigente dell'Ufficio Provinciale del Lavoro, Adelmo Pizzoferrato, Delegato CONI Svizzera, Elio Squillari, Delegato CONI Argentina, Marco Assennato, Segretario Provinciale Rifondazione Comunista, Marchane Abdelkedir, Campione marocchino di maratona, Rosario Filoramo, Capogruppo DS Comune di Palermo, Gioacchino Guagliardito, Presidente Provinciale UISP Palermo, Paolo Mezzio, Segretario Regionale CISL Sicilia, Salvatore Cardinale, Segretario Regionale “La Margherita”. Chiuderanno i lavori gli interventi dei rappresentanti nazionali del Coni e della Direzione Generale Italiani all’Estero del Mae. Ma quali sono gli obiettivi di questi incontri? In primo luogo quello di promuovere la formazione di una Commissione, a livello nazionale, che coinvolga di nuovo il Coni e la Farnesina di cui dovranno far parte anche fiduciari del Coni dei Paesi esteri con una maggiore presenza delle comunità italiane o dai quali provengono gli immigrati; incentivare la nomina di uno o più fiduciari del Comitato olimpico nei Paesi in cui la presenza delle comunità italiane è fortemente significativa o dai quali provengono gli immigrati; ripristinare adeguati stanziamenti annuali previsti da specifici capitoli di spesa del MAE per l’attività sportiva all’estero, prevedendo il coinvolgimento e la partecipazione delle Regioni e degli Enti locali italiani e prevedere specifici capitoli di spesa del Ministero dei Beni Culturali per favorire l’attività di promozione sportiva alle Associazioni di immigrati o che operano a tutela e rappresentanza di giovani, studenti e lavoratori immigrati; incentivare la promozione dello sport italiano all’estero attraverso la costituzione di sedi del Coni all’estero. Altro obiettivo sarà quello di promuovere l’inserimento di questi temi nell’agenda degli incontri preparatori delle Conferenze regionali e nazionali degli italiani all’estero e di provvedere alla costituzione di un Comitato promotore che orienti su questi temi l’attività che dovrà precedere queste importanti scadenze. Una strategia, insomma, in cui il Coni ricopre un ruolo principale e insostituibile. Al Comitato olimpico verrebbe anche richiesto di prevedere, nel nuovo Regolamento, il riconoscimento delle Associazioni operanti al servizio delle comunità italiane ai fini della promozione dell’attività sportiva e di assicurare una presenza significativa alle stesse nell’ambito dello sport per tutti. Sempre dal Santi sottolineano che nei prossimi incontri verrà manifestato l’auspicio che il movimento olimpico, in campo mondiale con il CIO (Comitato Internazionale Olimpico) e in sede europea con i COE (Comitati Olimpici Europei), assuma il complesso delle questioni legate al rapporto Sport ed Emigrazione e Sport ed Immigrazione, tra i temi centrali dal proprio impegno, al servizio della Comunità internazionale. "A conclusione dei lavori – aggiunge ancora Luciani - sarà eletto un Coordinamento al quale verrà demandata l’attività relativa alla promozione di un’iniziativa di livello internazionale, che coinvolga le istituzioni e le autorità in materia di sport nei diversi Paesi europei ed extraeuropei, da tenersi nel dicembre dell’anno 2006 e veda presenti e protagonisti i COE, il CIO e l’Unione Europea, in considerazione che nei Paesi extraeuropei vivono 15 milioni di cittadini europei e taluni continenti extraeuropei, come le Americhe e l’Australia, sono popolati per oltre l’80% da cittadini oriundi europei, mentre nei Paesi dell’Unione Europea vivono oltre 10 milioni di immigrati extracomunitari". A Bologna il 7 febbraio, nella tavola rotonda conclusiva, interverranno, tra gli altri, le rappresentanze del Coni Emilia Romagna e di quello nazionale oltre ai delegati del Comitato in Argentina, Brasile, Germania e Svizzera, alle rappresentanze dell’associazionismo dell’emigrazione e della promozione sportiva, i rappresentanti istituzionali degli Enti Locali della provincia di Bologna e di Ravenna e quelli di altre Regioni italiane. È stato invitato il Direttore Generale della DGIEPM del Mae, Adriano Benedetti, competente per la convenzione MAE-CONI, mentre hanno già assicurato la loro presenza l’emiliano-romagnolo Lorenzo Losi del Comitato di Presidenza del CGIE e Franco Narducci Segretario Generale del Consiglio Generale degli Italiani all’Estero. Come anche a Ravenna, prenderanno parte ai lavori le rappresentanze diplomatiche dei più significativi Paesi caratterizzati da flussi di italiani in entrata o di lavoratori in uscita verso l’Italia ed è stato invitato il Sottosegretario ai Beni Culturali Mario Pescante, che nell’anno 2000, in qualità di Presidente del COE (Comitato Olimpico Europeo), sostenne la promozione di un’analoga iniziativa.

(aise)