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Serve un Consolato a Florianopolis (Brasile): Luciani (IIFS) scrive a D’Alema Danieli e Benedetti per perorare la causa degli italiani residenti nello stato di Santa Catarina.

PALERMO\ aise\ - "La recente presenza in Italia della qualificata delegazione proveniente da Santa Catarina, guidata dal Deputato Decio Goes, Sindaco uscente della Città di Criciuma, Presidente del Forum Italo-Brasiliano dell’Assemblea Legislativa dello Stato di Santa Caterina, comprendente il Sindaco del Comune di Laguna Antonio Celio e il Presidente del Sindacato degli industriali della ceramica rossa di Morro da Fumaca Sergio Pagnan, ha riproposto in evidenza l'esigenza di istituire un Consolato a Santa Catarina". Inizia così la lettera che Luciano Luciani, Presidente dell’Istituto Italiano Fernando Santi, ha inviato oggi al Ministro degli Esteri, Massimo D'Alema, al Vice Ministro Franco Danieli e al capo della DGIEPM, Ambasciatore Adriano Benedetti, per perorare la causa dei nostri connazionali residenti nello stato brasiliano che da tempo, a gran voce, chiedono una sede consolare.
"Lo stato di Santa Catarina – spiega Luciani - è compreso nella Circoscrizione Consolare che fa capo al Consolato di Curitiba (Stato di Paranà), che si trova a più di 500 km dalla Città di Criciuma, città di oltre 200.000 abitanti, in gran parte di origine italiana, la cui locale Agenzia Consolare Onoraria è la sola di riferimento prima di quella Consolare di Criciuma. Gli oriundi italiani residenti nello Stato – si legge nella lettera - non comprendono i motivi che impediscono di ottenere tempestivamente senza difficoltà la cittadinanza o il passaporto: un unico Consolato di Curitiba, distante centinaia di chilometri da città con prevalente presenza di italiani, quali Criciuma, Morro da Furnaca, Nova Venezia, Urussanga, Laguna, ecc., non riesce li soddisfare tutte le pratiche consolari e le richieste dei passaporti, causando così il prolungarsi dei tempi burocratici, mentre l'eccessiva distanza determina spese di viaggio e disagi intollerabili, nei confronti dei catarinensi, per raggiungere lo Stato di Paranà".
A testimonianza della drammatica situazione che investe Consolato e cittadini, Luciani allega alla sua informativa una e mail ricevuta da Itamar Benedet, Vice Presidente del Comites di Curitiba e Presidente del Comvesc (Comitato Associazioni Venete dello Stato di Santa Catarina) di Criciuma. Al Consolato per affari personali, Benedet avrebbe assistito al brusco rifiuto che un "maleducato" impiegato consolare avrebbe inflitto ad un giovane di Chapecò, città distante 600 Km da Curitiba, che voleva solo sapere di quali documenti avesse bisogno per richiedere la doppia cittadinanza. Pratica, informa Benedet, che a Criciuma è di fatto impossibile visto che chi fa domanda oggi deve aspettare 40 anni! Nella sua e mail, il Presidente del Comvesc denuncia anche il "mercato delle traduzioni", che hanno raggiunto prezzi folli per i salari brasiliani, ma che sono necessarie perché, spiega, "i documenti non tradotti scadono dopo sei mesi. Quelli tradotti dopo 10 anni".
"Perché – si chiede infine Benedet – i nostri oriundi devono essere trattati così dalla madre patria?".
Ma la scarsa presenza delle Istituzioni italiane a Santa Catarina è "un grave deficit", scrive Luciani, anche per un altro motivo: "lì vi è un'attiva comunità italo-brasiliana molto organizzata e con grande spirito di imprenditorialità. Si sentono italiani a tutti gli effetti avendo ereditato non solo le tradizioni ma anche il carattere italiano, che è rimasto piuttosto incontaminato, grazie all'educazione che è stata data alle generazioni successive e ad alla assidua attività di recupero della memoria e delle tradizioni. Gli italiani di Santa Catarina – ricorda il Presidente dell’IIFS - hanno creato, per esempio, uno tra i più grandi distretti mondiali della creta rossa ed un altro, ugualmente importante, della ceramica industriale, evolvendo sempre di più nel tentativo di importare lo stile italiano nella cura delle manifatture".
"Si rende pertanto necessario e urgente dare una concreta risposta alle aspettative delle comunità oriunde italiane e delle Istituzioni locali di Santa Catarina, le quali – conclude Luciani - richiedono a gran voce l’istituzione di un Consolato italiano a Florianopolis". (aise)