.

 

   
Ufficialmente aperte a Palermo le celebrazioni dei 200 anni dalla nascita di Giuseppe Garibaldi


PALERMO - Un intenso dibattito sulla figura di Giuseppe Garibaldi, seguito da canti popolari e poesie in dialetto ha dato il via, anche a Palermo, alle celebrazioni per il bicentenario della nascita di Giuseppe Garibaldi. Protagonisti della giornata, organizzata dall’Istituto Italiano Fernando Santi presso il liceo classico Garibaldi di Palermo, due storici d’eccezione: il professor Nino Buttitta, docente preso la facoltà di Lettere dell’Università di Palermo e Giuseppe Monsagrati, ordinario di storia del Risorgimento alla Sapienza di Roma e responsabile area storica per l’enciclopedia Treccani. Moderatore del dibattito è stato il preside del liceo, Antonio Martorana.
“Garibaldi – ha detto Monsagrati – colpisce su tre livelli: epidermico, colto e professionale. Il primo lo fa apprezzare indistintamente da tutti quelli che si riconoscono nel suo sguardo fiero, il secondo appartiene agli appassionati del Risorgimento. Il terzo, invece, è per chi ha fatto della Cultura il proprio mestiere. Credo che lo spirito risorgimentale appartiene indistintamente ad ogni italiano, perché quel periodo non può non essere amato. Bisogna anche dire che la classe dirigente di oggi non è quella del passato. Personaggi come Garibaldi, senza interessi personali, sono difficili d trovare. Forse solo nel panorama mondiale in quei paesi dove s’incarnano le ambizioni di un popolo in una sola figura”. Nino Buttitta ha afermato che “la memoria storica è sacra” e che “l’appartenenza ad un luogo, spesso, è più importante di qualsiasi novità”.
All’interno del liceo è stata inaugurata una mostra di venti stampe che raccontano l’epopea di Anita e Giuseppe Garibaldi, nei luoghi che più hanno segnato la loro vita. E sulla vita dell’eroe dei due mondi, con un occhio particolare sull’America Latina, si è incentrato l’intervento di Luciano Luciani, presidente dell’Istituto Italiano Fernando Santi. “Il mito Garibaldi – ha detto – è vivo nel cuore di ogni uomo. Oggi, come a Cefalù, abbiamo preparato il terreno per gli eventi della settimana garibaldina a cavallo del 4 luglio, quando saranno ospiti in Italia, alcuni importanti figure storiche e politiche dell’America Latina”. (Inform)