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A Palermo l’incontro degli organismi aderenti al Forum delle Associazioni per l’Immigrazione

La Consulta, la legge regionale sull’immigrazione: strutture e risorse per rilanciare la Sicilia al centro del Mediterraneo

PALERMO - Oggi pomeriggio alle ore 18, nei locali della UISP, siti in Via Quintino Sella 15/d - Palermo, gli organismi aderenti al Forum delle Associazioni per l'immigrazione di Palermo si sono dati appuntamento per discutere in maniera approfondita sui temi che oggi segnano l’agenda dell’immigrazione in Sicilia e a Palermo.
In modo particolare si parlerà dell’emergenza flussi migratori e sulle risposte di sistema che le istituzioni e le associazioni devono approntare. La richiesta di costituzione della Consulta regionale per l’immigrazione che possa dare un contributo grazie all’esperienza dei soggetti più impegnati alla formulazione di una legge regionale che rispettosa delle funzioni e delle competenze della Regione risponda alle esigenze dei cittadini e degli immigrati. La predisposizione di un documento da inviare a tutti i parlamentari nazionali eletti in Sicilia perché venga modificata la legge della cittadinanza che risulta certamente inadeguata ai nuovi diritti e ai nuovi bisogni. Una disamina degli strumenti regionali a sostegno delle politiche migratorie e dei programmi in via di svolgimento.
“Stiamo facendo crescere giovani immigrati in Italia senza riconoscere, all’atto della nascita in Italia, l’immediato diritto di cittadinanza, decisivo per sentirsi parte integrante della nazione - dice Luciano Luciani, presidente dell’Istituto Italiano Fernando Santi, tra i promotori della nascita del Forum.
“Il ragionamento da fare sulla cittadinanza italiana, sia in sede politica che legislativa, deve essere unico per gli italiani all’estero e per le comunità immigrate - spiega Luciani -. Riteniamo estremamente positivo lo sforzo che tanti Enti e tanti volontari stanno facendo per rafforzare una rete che pur fra mille difficoltà è riuscita ad attenuare le carenze legislative e strutturali che si riscontrano nelle politiche per l’immigrazione (vedi la situazione di Lampedusa), ma tuttavia è necessario un confronto e uno scambio con le istituzioni regionali, i Comuni, le Prefetture, per trasformare in una grande risorsa l’immigrazione e non farla degenerare in fenomeni che riguardino soltanto l’ordine pubblico, la repressione e il disagio. La Sicilia al centro del Mediterraneo può e deve svolgere un ruolo importante nelle relazioni internazionali per la pace, gli scambi, la cooperazione, la crescita civile” (Inform)