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Archeoclub d’Italia - medio e alto Belice Corleonese e IIFS insieme per l’emancipazione delle donne della Repubblica Democratica del Congo
L’Archeoclub d’Italia Sede Comprensoriale Medio e Alto Belice Corleonese, in collaborazione con l’Istituto Italiano Fernando Santi, ha risposto al bando della Regione Siciliana per la cooperazione internazionale, proponendo un progetto innovativo per la cooperazione allo sviluppo con la Repubblica Democratica del Congo.
La proposta, attraverso interventi di sostegno culturale, ha come finalità la nascita di una struttura archeologica, la realizzazione e gestione di un museo, la formazione per archeologi, antropologi, operai specializzati e comuni, il 50% dei quali donne.
Il progetto vuole contribuire anche al processo di parità dei sessi e della maggiore autonomia delle donne in una realtà in evoluzione, come quella della Repubblica Democratica del Congo, dove ad enormi risorse non corrispondono adeguati progetti per lo sviluppo e il rafforzamento della società congolese.
"La Repubblica Democratica del Congo - dice Angelo Vintaloro responsabile dell’Archeoclub d’Italia Sede Comprensoriale Medio e Alto Belice Corleonese – è un paese culturalmente ricchissimo con notevoli presenze di siti archeologici di livello mondiale mai scavati né valorizzati. La componente storica, antropologica ed etnografica è di rilievo nel panorama continentale ed attrae centinaia di migliaia di turisti, che però ad oggi non trovano guide o riferimenti per le escursioni nel paese".
"Il progetto che abbiamo proposto – dice Pippo Cipriani del coordinamento nazionale dell’Istituto Italiano Fernando Santi - prevede lo sviluppo di un nuovo tipo di economia che ha enormi margini di benefici per tutte le categorie interessate. Con questo progetto si vogliono valorizzare innanzitutto le professionalità locali e se ne vogliono realizzare di nuove al fine di creare posti di lavoro nel campo dei beni culturali".
"Gli interlocutori principali dell’intervento – dice Luciano Luciani Presidente Istituto Italiano Fernando Santi - sono innanzitutto l’Università di Kinshasa e l’Istituto Nazionale dei Musei di Kinshasa. Questo primo step di progetto, che ha la durata massima di dodici mesi, e prevede un intervento formativo di accompagnamento per cinque operai specializzati congolesi, venti operai comuni, venti operatori turistici congolesi e il collegamento con l’Agenzia turistica congolese in raccordo con professionisti siciliani. Riteniamo – conclude Luciani – che la solidarietà internazionale non debba solo riguardare interventi di primo sostegno, ma anche di accompagnamento al lavoro, allo sviluppo e al rafforzamento della rete sociale e culturale esistente". (aise)