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Dopo 10 anni la Regione Sicilia riconosce il lavoro dell'IRSFS e ne ripristina i fondi

Finalmente giustizia è fatta per l' Istituto Regionale Siciliano Fernando Santi : dopo circa 10 anni la Regione ha infatti riconosciuto il diritto per il lavoro svolto dall'associazione in favore degli emigrati e delle loro famiglie.

L'assessore regionale per le Politiche Sociali e il Lavoro, Giuseppe Spampinato, ha risposto all'interrogazione parlamentare "Opportune iniziative allo scopo di garantire il giusto sostegno all'Istituto Regionale Siciliano Fernando Santi", presentata due anni fa dai deputati regionali Faraone, Marinello, Mattarella, Raia e Panepinto, nel corso della seduta dell'Assemblea Regionale Siciliana del 26 giugno.

I deputati chiedevano le ragioni per cui erano stati sospesi i pagamenti per l'attività svolta dall'Istituto a favore degli emigrati per le annualità 2004, 2005 e 2006 (ex art. 9 legge 55/80 e L.R. 38/84). L'assessore ha ricostruito tutto il percorso del contenzioso che l'Amministrazione regionale aveva avviato contro l'Istituto arrivando, tra l'altro, a mettere in discussione il diritto del Santi ad essere annoverato fra le 9 associazioni storiche che collaborano dagli anni Settanta con la Regione per i servizi all'emigrazione.

"L'Amministrazione regionale", ha riferito Spampinato, "attraverso un rigoroso accertamento che è passato anche dalla richiesta di un parere dell'ufficio legislativo e legale e da una ispezione condotta dall'Ufficio Provinciale del Lavoro, ha stabilito non solo il diritto dell'Istituto Santi a essere pienamente annoverato fra gli enti storici che collaborano con la Regione, ma ha anche disposto il riconoscimento del debito e la liquidazione delle annualità passate regolarmente svolte e rendicontate dall'Istituto Fernando Santi, che non aveva, per questo, mancato di diffidare i dirigenti regionali del Dipartimento Lavoro ed emigrazione".

"È stato importante, anche dopo tempo, l'affermazione del valore del lavoro svolto in favore degli emigrati e delle loro famiglie in Italia e all'estero", ha riferito Pippo Cipriani, coordinatore per l'emigrazione dell'Istituto, "ed è altrettanto importante che sia stato ribadito il diritto dell'Istituto a continuare a collaborare a pieno titolo con l'Amministrazione regionale in questo particolare periodo di difficoltà per gli Enti e per i cittadini tutti". Cipriani ha sottolineato "di avere sempre serenamente atteso le valutazioni e le verifiche anche nell'interesse di tutela del bene pubblico" ed ha ringraziato "tutti i parlamentari che hanno sollecitato la verifica di questo percorso di legalità".

Soddisfatto si è dichiarato anche l'on. Faraone, primo firmatario dell'interrogazione. (aise)