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CEFALU' - Verso la candidatura a "patrimonio dell’umanità"

Va avanti la complessa fase relativa alla redazione del piano di gestione del sito seriale “Palermo Arabo Normanna e le cattedrali di Cefalù e Monreale” per la candidatura a patrimonio dell’umanità dell’itinerario arabo-normanno di Palermo, Monreale e Cefalù.

Lo scorso 31 gennaio, a conclusione della complessa fase della redazione del piano di gestione del sito seriale “Palermo Arabo Normanna e le cattedrali di Cefalù e Monreale”, che, come da sempre sostenuto dal Comitato di supporto, rende necessario il pieno coinvolgimento delle istituzioni e delle autorità che tutelano e amministrano i beni candidati a patrimonio dell’umanità, Luciano Luciani, presidente del Comitato di supporto alla candidatura a patrimonio dell’umanità dell’itinerario arabo-normanno di Palermo, Monreale e Cefalù, ha incontrato a Roma i referenti dell’Ufficio Patrimonio Mondiale Unesco del Segretariato Generale del Ministero per i Beni e le Attività Culturali.

Luciani ha ringraziato l’architetto Francesca Riccio che, con convinzione e con passione, ha sostenuto l’iter della candidatura. Ringraziamenti anche all’architetto Gianni Bonazzi, che ha assunto la responsabilità del servizio, sostituendo dopo diversi lustri nel servizio l’eccezionale architetto Manuel Guido, il quale ha fatto conseguire all’Italia il primato tra le Nazioni per i riconoscimenti Unesco.

Luciani ha voluto inoltre esprimere un sentito ringraziamento al Dirigente generale dei Beni culturali e dell'Identità siciliana, prof. Sergio Gelardi, il quale, assumendo l’incarico, in poco più di un anno, ha pazientemente ricostruito un tavolo, assieme ai vari soggetti istituzionali, per la gestione del sito seriale, rimettendo in moto il meccanismo che ha consentito il successo in questa prima fase.

Il presidente Luciani ha annunciato che, entro il mese di marzo, un gruppo di lavoro del Comitato tornerà a riunirsi per approfondire, tra l’altro, gli aspetti legati alla fruizione e all’accessibilità ai siti da parte dei residenti delle città di Palermo, Monreale e Cefalù oltre agli oneri connessi alla gestione che ricadono sulla popolazione.